Uno degli aspetti più delicati del percorso di cura del malato oncologico è quello di comunicare la diagnosi ai propri familiari e in particolare ai propri figli. Più di un quarto dei pazienti oncologici ha figli di minore età al momento della diagnosi ed è una tendenza comune quella di non informarli riguardo la propria malattia. Questo atteggiamento si prefigge di proteggere i figli dal dolore, ma nasce da una profonda difficoltà del genitore di affrontare il cambiamento destabilizzante che la malattia comporta. Il mancato coinvolgimento dei figli può avere delle ripercussioni profondamente negative, che possono portare all’isolamento dei vari componenti familiari, ciascuno “imprigionato” nel non detto. Come indicato dai dati della letteratura specifica sull’argomento, questo volume sostenere il processo informativo e di aggregazione della rete che circonda i minori (genitori, parenti, educatori ecc.) attraverso l’uso di storie e metafore della letteratura dell’infanzia. Questa, grazie all’uso di parole e immagini adeguate al bambino o all’adolescente, permette di affrontare tematiche dolorose in sintonia con il loro momento di sviluppo e di comprensione.